fondazione ebris

lunedì 25 maggio 2015


Un diverso modello di crescita con un mix di elementi in cui qualità della vita, competizione, compatibilità con l’ambiente siano elementi centrali per lo sviluppo in Italia ed in particolare al Sud; in questa logica anche l’utilizzazione dei fondi comunitari può risultare proficua. Sono queste le linee portanti alla base dell’iniziativa ‘Progettiamo il futuro con l’Europa – workshop di approfondimento sul programma di finanziamento Ue” che si è tenuto lunedì , 25 maggio 2015, a Salerno, nella Fondazione Ebris. Le assise, organizzate dalla Fondazione Ebris, dalla Fondazione Italia Sostenibile per Azioni e dall’Università degli Studi di Salerno, si avvale della collaborazione di Hosmotic srl, azienda privata operante nel settore della chimica analitica avanzata. Discuteranno del tema Giulio Corrivetti, Fondazione Ebris; Mena Caccioppoli, presidente della Fondazione Italia Sostenibile per Azioni – Campania Spa; Pietro Campiglia, Università di Salerno; Marina Bresciani di Italia Executive.

Concluderà i lavori Piero De Luca che testimoniare l’esperienza condotta a Bruxelles in questo ambito. “Fondazione Italia Sostenibile per Azioni – spiega Caccioppoli – è stata pensata con l’obiettivo di promuovere una nuova idea di ‘sviluppo’ dove competitività e qualità della vita possano alimentarsi a vicenda, e la promozione di innovative politiche economiche e sociali si nutra dei nostri straordinari beni comuni, cioè delle nostre straordinarie e uniche ricchezze culturali, umane, storiche e paesaggistiche”. ”Tali diversità – rimarca – diventano leva competitiva su cui generare nuova impresa e nuova crescita sostenibile e ‘infinita’ perché cultura, paesaggio, bellezza e creatività sono risorse
illimitate al contrario di quelle materiali”.
Il seminario di lunedì (9.30-13) vuole essere, nelle intenzioni dei promotori, un approfondimento sul programma di finanziamento Ue, con particolare riguardo a ”Horizon 2020 che – spiega Pietro Campiglia, professore e delegato al fund raising- è lo strumento di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione europea che ha un budget stanziato tra i più alti del mondo: quasi 80 miliardi di euro, per 7 anni, e l’Università di Salerno si concentrerà su questo orizzonte cercando di rimuovere ogni barriera alla creazione di uno spazio unico di conoscenza ed eccellenza scientifica che tenda ad una ‘fornitura’ più diffusa di innovazione e di ricerca che dal laboratorio tendano al mercato”. “I percorsi di finanziamento della ricerca – aggiunge il vicepresidente della Fondazione Ebris, Giulio Corrivetti – presentano difficoltà e complessità che vanno affrontate facendo squadra. Oggi, in uno scenario di crisi economica, serve integrare le risorse e progettare in rete. La Fondazione Ebris si pone il compito di valorizzare il know how dell’Harvard Medical School che ne ispira la mission, il posizionamento scientifico e gli obiettivi, ma è importante costruire competenze per competere tra le diverse opportunità di finanziamento scientifico”. Fondazione Ebris ha l’obiettivo, dunque, di realizzare un istituto di ricerca ”di eccellenza ed autorevole nel panorama internazionale”, con particolare riguardo allo studio sull’interconnessione tra nutrizione nei primi anni di vita e stato di salute relativo in riferimento a modelli clinici relativi a celiachia, diabete, obesità ma anche autismo e schizofrenia. La sede della Fondazione ospita 4 laboratori con 120 postazioni con gruppi di ricerca provenienti da Università di Salerno, Cnr, Mass General Hospital e aziende private.