ELIO LANNUTTI

Elio Lannutti, Archi (CH) 8-10.1948; giornalista consumerista e scrittore, si è Laureato in Scienze Sociali alla Sapienza di Roma-  indirizzo economico, con una tesi sull’Economia della Valle del Sangro e le sue prospettive di sviluppo.

Bancario e dirigente sindacale del credito, fondatore nel 1987 dell’Adusbef (Associazione dei consumatori specializzata in banca e finanza) e del settimanale Avvenimenti (1988) è stato Consigliere CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori Utenti-Ministero Sviluppo Economico dal 1996-2008); componente commissione ministeriale (Ministero Trasporti e Lavori Pubblici) per revisione pubbliche concessioni (2007-2008); presidente Comitato Emas-Ecolabel (2006-2009); componente comitato  “Fondi Dormienti delle banche” nel  Ministero dell’Economia (2007-2008).

Ha pubblicato: “Guida all’Uso della Banca” (Editori Riuniti 1997), “Come Sfruttare la Banca” (Edizioni Altritalia 1999); “Euro, la Rapina del Secolo” (Editori Riuniti-2003); “I Furbetti del Quartierino” (Editori Riuniti-2005), La Repubblica delle Banche (fatti e misfatti del sistema bancario con il concorso del distratto  controllore: Bankitalia), Arianna Editrice-introduzione di Beppe Grillo; “Bankster”: molto peggio di Al Capone i vampiri di Wall Street (Editori Riuniti-2010); “Cleptocrazia- Ladri di Futuro” (Aliberti Editore settembre 2013).

Esperto di banca e finanza, ha collaborato con quotidiani: “Il Messaggero”, “La Repubblica-Affari & Finanza” e settimanali : ”Avvenimenti”, con inchieste,  rubriche ed articoli a tutela dei diritti dei consumatori-utenti.

Nel 2008 è stato eletto al Senato, come indipendente nelle Liste Di Pietro-Italia dei Valori. Nella sedicesima Legislatura è stato componente della Commissione permanente Finanze e Tesoro; Commissione Bicamerale di Controllo Enti Gestori-Casse di Previdenza; Delegazione assemblea parlamentare Nato;  Commissione per il Controllo dei Prezzi.

Non ha accolto alcuna proposta di candidatura dei partiti alle elezioni politiche del febbraio 2013, per incompatibilità con la legge elettorale definita “porcellum”.