Il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno, in collaborazione con la Fondazione Ebris, organizza per il giorno martedì 22 dicembre “Salus per Lactem. La ricerca scientifica per il comparto agroalimentare nel Mezzogiorno“, una giornata di studi dedicata alla presentazione dei processi virtuosi innescati dalla collaborazione tra mondo accademico-scientifico e comparto imprenditoriale nel settore agroalimentare del Sud Italia. Il convegno, nato dalla sinergia tra istituzioni e realtà imprenditoriali del territorio, vedrà il coinvolgimento diretto di studiosi ed esperti del settore tra università, enti ed aziende locali.
Alimentazione, Nutrizione, Ricerca, Sanità e Salute, Stili di Vita, Benessere, Turismo e Sistemi di Life Safety sono i focus tematici che scandiscono il programma dei lavori.
Nella sessione mattutina saranno analizzati e discussi i processi di innovazione lungo la filiera agroalimentare, attuabili a partire dalla creazione di sistematiche occasioni di dialogo fra ricerca universitaria e impresa. Sui temi interverrà il Presidente della Fondazione Italia sostenibile per azioni, Sergio Marini, nonché Mariagrazia Falciatore, Vice capo Gabinetto del Presidente della Regione Campania, Corrado Martinangelo, consulente del MPAF, Giuseppe Russo, Dirigente Ricerca Regione Campania, Enrico Coscioni, Consigliere della Sanità del Presidente della Regione Campania, Filippo Diasco, Direzione Generale per le politiche agricole e forestali.
“Salus per Lactem” è un esempio di sperimentazione congiunta tra mondo accademico e aziende del settore che, per la sua natura polivalente, può contribuire sia ad una positiva ricaduta socio–economica locale che alla valorizzazione della tipicità territoriale.
A queste opportunità di ricerca e innovazione “sul territorio”, deve seguire un processo di studio ed aggiornamento in questi settori. Questo è il tema della sessione pomeridiana su Formazione e Ricerca in Regione Campania. Per le imprese, accrescere la competitività da un lato implica un ampliamento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore agroalimentare, dall’altro, comporta ricadute dirette di carattere economico. Innovazione vuol dire anche sostenibilità ambientale, ossia un’opportunità per ridurre gli impatti antropici grazie all’impiego di strumenti più efficaci per salvaguardare il territorio e la qualità delle produzioni, usufruendone anche in contesti territoriali tipici dell’ambiente rurale italiano.
La sessione sarà conclusa dalla presentazione del caso FARMABIONET (rete integrata per le biotecnologie applicate a molecole ad attività farmacologica), altro esempio di integrazione tra ricerca universitaria e impresa.
Obiettivo della manifestazione è valorizzare e diffondere i risultati della ricerca universitaria, avviare sistematici rapporti con il tessuto economico e produttivo locale e favorire l’utilizzo dei risultati della ricerca nei processi produttivi innovativi.