Si è tenuto lo scorso 16 ottobre il primo incontro di studio del ciclo “Gestione dei rischi, prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Alla presenza di un uditorio qualificato, rappresentanti del mondo imprenditoriale e professionale, l’Avv. Angelo Carmona, Professore ordinario di diritto penale presso l’Università Luiss “Guido Carli”  ha fornito un quadro panoramico della responsabilità degli Enti ex dlgs. 231/2001 conquistando la platea per la semplicità espositiva di un argomento piuttosto controverso e dibattuto. L’Avv. Andrea Francesco Tripodi, Docente di diritto penale presso la Scuola di specializzazione nelle professioni legali dell’Università Luiss “Guido Carli” con un promiscuo di professionale analiticità e sinteticità ha descritto i modelli di organizzazione e di gestione nel loro contenuto e delineato la loro idoneità nei tracciati giurisprudenziali. Sebbene di “responsabilità degli Enti” si discutesse già negli anni ’60 solo nel 2001 il legislatore ha introdotto l’istituto giuridico qualificandolo come responsabilità amministrativa verosimilmente per consentirne l’applicazione. Nei fatti trattasi di una responsabilità penale confermata dalla sempre più frequente iscrizione nei registri delle notizie di reato dell’ente parallelamente a quella dell’autore del reato. Recente la percezione della rilevanza di quella che è stata definita una “colpa in organizzazione” specie con l’estensione ai reati colposi e non solo dolosi. Talune Regioni, come la Calabria, la Sicilia e il Friuli di Venezia Giulia hanno legiferato in materia prevedendo l’obbligatorietà dei modelli organizzativi e di gestione in taluni settori. E’ emersa l’opportunità per tutti gli enti di dotarsi di tali modelli, anche nelle piccole imprese laddove è più ardua la distinzione tra organismo di vigilanza e organismo di gestione che non possono coincidere a pena di svuotamento di contenuto della normativa e rischio di inidoneità e inefficacia dei modelli.

seminario 16 ottobre