Il 24 novembre scorso, nella prestigiosa sala “Aldo Moro” della Camera dei Deputati, la Fondazione Italia sostenibile, nella persona del Presidente Sergio Marini,  l’Università degli studi di Salerno, nella persona del Rettore Aurelio Tomassetti e del Prof. Pietro Campiglia, la Fondazione ADI (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) e Net (Italian Obesity Network), nella persona del Prof. Giuseppe Fatati e la Copagri, nella persona del Presidente Franco Verrascina, hanno sottoscritto il Manifesto “Ciboveritas”.

A moderare i lavori Giuseppe De Filippi, Vicedirettore del tg5.

Sono intervenuti, la Dott.ssa Gabriella Funaro dell’Enea, il Prof. Luciano Morbidini  dell’Università di Perugia, il Dott. Francesco Riva, Presidente Cenacolo Odontostomatologico e lo chef Allessandro Circiello, Presidente di Federcuochi.

A concludere i lavori l’on. Mario Catania Presidente della Commissione anticontraffazione della Camera dei Deputati.

“Si diffondono sempre più in Italia malattie legate all’alimentazione, specie tra i giovani: sono errori fatti in buona fede che seguono indicazioni dei media e anche degli specialisti che dicono verità parziali. Si parla di cibo per eccessi, si mitizzano o si demonizzano gli alimenti. Vogliamo riportare un pò di equilibrio e buon senso in materia di cibo con tutti coloro che di cibo si occupano”, ha spiegato Sergio Marini.

Per Franco Verrascina “vanno separate le bufale dalle verità nel nostro piatto. Oggi il cibo ha perso ogni valore che non sia edonistico, dietetico e salutistico. Le società che ci hanno preceduto sacralizzavano pane, olio, grano, carne. Noi corriamo il rischio di sostituire etica con dietetica e dio con bio”.

La dieta mediterranea non c’é più o sta scomparendo”, ha aggiunto Pietro Campiglia, “i bambini non mangiano più verdure e questo creerà loro grossi problemi di calcificazione delle ossa. Noi stiamo cercando di rimediare con la nutraceutica, mettendo, ad esempio, anche le verdure nei succhi di frutta”.

Mentre  cresce l’attenzione per il cibo “il 60% degli italiani sceglie il cibo in base al prezzo, si prendono gli alimenti che costano meno” ha detto Giuseppe Fatati, ” cosa vuol dire che solo chi ha più soldi ha diritto alla qualità? Non si può accettare”.

Su altro fronte arrivano nuove buone iniziative. Sempre più vicino il futuro delle “vertical farms”, ha spiegato Gabriella Funaro “che permettono di coltivare a Km zero, in piani sovrapposti, ogni varietà di frutta e verdura senza bisogno di terra e con grandissimo risparmio di acqua”.

“Un’iniziativa valida che cerca di mettere a fuoco aspetti del circuito alimentare che spesso non sono evidenziati. Occorre un’attenzione nuova non conformista rispetto ad un tema che é fondamentale per tutti”,  così ha concluso l’iniziativa l’on Catania.

Per le adesioni al Manifesto inviare “Manifestazione di interesse” a segreteria@italiaspa   manifestazione di interesse

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