Tasse su tasse. Sembra essere questa la triste eredità lasciata dai due governi tecnici precedenti, Monti e Letta per intenderci. Ecco quindi che per gli italiani si prospetta un aprile infuocato, come sottolineato anche dal quotidiano ItaliaOggi che fa il lungo elen-co di adempimenti burocratici che attendono gli italiani. Solo il 30 aprile più di cinquanta scadenze, che sommate a tutte quelle del mese diventano ben 135. Come sottolineato da ItaliaOggi, non è soltanto la mole di imposte a togliere il sonno, ma anche la discutibilità di alcune tasse: dalla comunicazione telematica do-vuta dai commercianti per le vendite in contanti fatte a cittadini stranieri per importi superiori ai mille euro al versamento dei contributi Inps dei datori di lavoro domestico. E così via scorren-do fra Iva e proventi delle associazioni sportive dilettantistiche, alle addizionali Irpef, ai contributi Inps. Insomma un mare di sca-denze da tenere ben a mente che sta segnando il malcontento di imprenditori e partite Iva vessati in primo luogo dal costo e ora anche dalle troppe tasse. Ostaggi delle scadenze la vita degli ita-liani è scandita dalle tasse e tutto questo appare paradossale. La semplificazione dovrebbe essere uno dei punti principali all’ordine del giorno nell’agenda del Governo. In questo senso si attendono ancora segnali dal presidente del Consiglio Renzi e dai suoi ministri.